Ottomila nomi letti simultaneamente in quattro luoghi simbolo della città. A Los Angeles si sono ricordate cosi le vittime italiane dell’Olocausto, con la lettura pubblica dei nomi di ottomila ebrei deportati dall’Italia durante la Seconda Guerra Mondiale.
Il Museo dell’Olocausto e tre scuole superiori, la MilkenCommunity High School of Stephen S. Wise, Temple (una delle scuole ebraiche più grandi del paese), lacattolica Bishop Conaty-Lady of Loreto High School e la St. Bede- The Venerable School, hanno ospitato il toccante evento, che ha costituito uno dei momenti culminanti di una serie di manifestazioni, promosse da Consolato Generale d’Italia, Istituto Italiano di Cultura e AJC Los Angeles. Volute per mantenere viva la memoria delle vittime delle persecuzioni nazi-fasciste e sensibilizzare l’opinione pubblica contro ogni intolleranza e discriminazione queste commemorazioni hanno richiamato moltissime persone: visitatori del Museo, studenti, membri dell’associazioni cattoliche ed ebraiche, familiari e passanti.
“Abbiamo voluto “personalizzare” le vittime e i sopravvissuti, per ricordare che ognuno di loro era un individuo le cui speranze e sogni sono stati distrutti dai nazisti,” ha detto il Console Generale di Los Angeles, Giuseppe Perrone. “Insieme abbiamo commemorato, educato e condiviso il momento del ricordo leggendo ciascun nome ad alta voce in tutta Los Angeles.”
Altro momento toccante della giornata e’ stata la consegna da parte del Console Generale a Dario Gabbai, sopravvisuto dell’Olocausto, del premio “Mi ricordo…. I remember”, volto a riconoscere quanti si distinguono nel mantenere viva la memoria dell’Olocausto ed operano per rafforzare i legami tra la comunita’ ebraica di Los Angeles e l’Italia. Nato a Tessalonica da padre italiano, Gabbai, fu deportato ad Auschwitz nel marzo del 1944 assieme all’intera famiglia che, con l’eccezione di un fratello e due cugini, fu immediatamente sterminata. Usato dai nazisti come “Sonderkommando” ad Auschwitz e Birkenau di cui fu tra i pochi sopravvissuti, Gabbai fu liberato dalle truppe alleate dal campo di concentramento di Ebensee, in Austria. In California fin dal 1951, Dario Gabbai si e’ reso sempre disponibile per rendere testimonianza delle atrocita’ dei campi di sterminio.
Nel luglio del 2000, l’Italia ha proclamato il 27 gennaio – anniversario della liberazione di Auschwitz-Birkenau – Giornata della Memoria, in onorare gli ebrei italiani che furono vittime dell’Olocausto e quelli che hanno messo a repentaglio le proprie vite per cercare di salvarne altre. Nel 2005, l’Assemblea generale delle Nazioni Unite ha dichiarato,lo stesso giorno, International HolocaustRemembranceDay.
“Ringraziamo il Console Generale Perrone per l’iniziativa di commemorare pubblicamente le vittime della persecuzione nazista e per questa cerimonia memorabile, dove si sono riunite generazioni, nazioni, tradizioni di fede e culture”, ha detto il Rabbino Mark Diamond, direttore della AJC regionale di Los Angeles. “Siamo particolarmente orgogliosi che i partner di questo progetto, includano gli educatori cattolici ed ebrei, a dimostrazione di come la commemorazione sia occasione unica per insegnare ai loro studenti il dramma dell’Olocausto. La lettura pubblica dei nomi delle vittime è un modo struggente per onorare il loro ricordo e comprendere l’enormità della tragedia”.
La comunità ebraica italiana, uno delle più antiche in Europa, contava circa 50.000 persone nel 1933. Solo poco più 40.000 sopravvissero all’Olocausto.
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