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Attività di sostegno alle imprese svolta dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale

Un recente studio effettuato dalla Società di analisi economiche PROMETEIA ha evidenziato la particolare rilevanza del sostegno offerto dalla Farnesina alle imprese attraverso la propria rete Diplomatica e Consolare.

L’analisi di Prometeia è incentrata sull’elaborazione delle informazioni ricevute riguardo a 756 contratti che sono stati aggiudicati, nel biennio 2014-2015, a 330 imprese italiane che hanno ricevuto appoggio dalla rete diplomatico-consolare attraverso:

– orientamento al mercato;

– sensibilizzazione presso le autorità locali in relazione alla loro partecipazione a gare;

-supporto nello sviluppo di attività imprenditoriali con le autorità locali;

– intervento presso le autorità locali per la risoluzione di controversie.

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Il valore complessivo di tali contratti, sottoscritti in ben 90 paesi, è stato di 95 miliardi di Euro, di cui 52 miliardi a favore di imprese italiane operanti in particolare nei settori della meccanica, dei servizi e delle costruzioni.

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Il numero più elevato di tali contratti riguarda l’esportazione di beni, seguita da infrastrutture e costruzioni, servizi e ingegneria, impianti energetici (al primo posto per valore dei contratti) e impianti industriali.

Riguardo agli effetti diretti, Prometeia ha stimato che, dei 52 miliardi di Euro fatturati all’estero dalle imprese italiane nel biennio 2014-15, circa il 50% è rientrato in Italia sotto forma di acquisti di beni e servizi forniti da imprese taliane, o di valore aggiunto realizzato in Italia. Tale percentuale varia in funzione delle caratteristiche dei contratti, passando dal 34% di quelli infrastrutturali al 90% di quelli relativi all’esportazione di beni.

Ulteriore valore aggiunto deriva dall’aumento dei livelli occupazionali presso le imprese fornitrici in Italia e dal gettito fiscale generato attraverso la filiera e l’indotto.

L’analisi di Prometeia ha inoltre evidenziato che hanno beneficiato del sostegno della Farnesina tanto le grandi aziende quanto le PMI, sia direttamente, sia in quanto fornitrici di beni e servizi per i gruppi maggiori che hanno ottenuto contratti all’estero.

Per quanto riguarda gli effetti complessivi, nel 2015 essi sono stati quantificati in 16,4 miliardi di Euro di valore aggiunto, 6,7 miliardi di Euro di gettito fiscale e 234.000 posti di lavoro.

In valore percentual, l’attività della diplomazia economica ha prodotto oltre l’1% del PIL, a fronte del bilancio della Farnesina che, nel 2015, è stato pari allo 0,11% del bilancio dello Stato (equivalente a circa lo 0,05% del PIL).

In altri termini il moltiplicatore tra l’attività di diplomazia economica e la crescita dell’economia nazionale è stato quindi pari a 20, vale a dire che per ogni euro versato dai contribuenti sono stati prodotti 20 euro di crescita.